Non c’è niente di più bello di un Natale in famiglia…rettifico
Non c’è nulla di più angosciante e allo stesso tempo divertente del Natale con la mia famiglia…con tutta la mia famiglia.
Noi siamo alternativi già in partenza, si sta tutti insieme il 26 non il 25.
La regola è può succedere di tutto l’importante è ricordarsi che la giornata prima o poi finirà ( e possibilmente non ubriachini andanti come l’anno scorso)
Il piano tattico si sviluppa uno o due giorni prima:
ok, ci troviamo verso le 9, arriviamo a Bazzano entro le dieci, saluti allo zio, passaggio dalle cugine e poi tutti a Vignola per l’inizio del delirio. ..
Oh verso le cinque del pomeriggio si riparte per Bologna eh?
Ogni anno, il piano tattico va in cacca già a partire dalla mattina del 26.
Ore 9,00 suona il telefono:è mio fratello che ci avverte che si tarderà di una mezz’ora perché si sono appena svegliati.Metto giù il telefono e urlo a mio padre: “papaaaà arrivano fra un’ora” e infatti le previsioni si azzeccano perché mio fratello, mia cognata,mio nipote e la cagnolina arrivano con estrema nochalance alle ore 10, 00.
Finalmente si parte. Mia cognata: “Speriamo di non trovare traffico”
Nooo, non dirlo, non pensarlo nemmeno…un’ora di coda sulla tangenziale.
Arriviamo a Bazzano alle 11,35. suoniamo a mio zio…nulla. Risuoniamo…nisba
Preoccupati decidiamo di suonare alla vicina di casa e proprio mentre le chiediamo dello zio ecco che lui spunta bel bello dall’orto circondato da un nugolo di gatti a cui ha appena dato da mangiare.
Sembra quasi una divinità circondata dai suoi fedeli.
Entriamo in casa e passiamo un’oretta buona a discutere di politica (mai discutere di politica con mio zio…) di formaggi stagionati (mai discutere il fatto che mio zio faccia i migliori formaggi di tutta Italia essendo un napoletano).
A un certo punto come tutti gli anni, comincia a offrirci caffè, biscotti, fettine di salame. Fettone di panettone (provate la provola sopra il panettone è buonissima…argh)
Il culmine si tocca quando arriva tutto contento con il suo pane fatto in casa…e io come ogni anno ci ricado…”sì grazie zio, l’assaggio volentieri”…e dire che il ricordo di eventi negativi immagazzinato nella memoria dovrebbe aiutarci a evitare le situazioni di pericolo…macchè… prendo in mano un bel pezzo di pane e infilo in bocca…ora ricordo, cazzo non è una normalissima pagnottina come dall’esterno potrebbe sembrare ma è ripiena di sorprese…semi di finocchiona.
Ora, io non so bene cosa sia questa finocchiona, dal nome intuisco che derivi dal finocchio, il problema è che non ha un sapore vagamente sopportabile, sa proprio di schifo (perdonatemi amici del club “Amanti della finocchiona”)
Sono le 12,45 ci siamo appena rimessi in macchina quand’ecco che suona il mio cellulare, rispondo, è mia nonna che avendoci dati per dispersi tenta di rintracciarci prima di mandare i san bernardo alla nostra ricerca.
La rassicuro dicendole che stiamo per arrivare a Vignola sani e salvi, metto giù e mio padre dice: passiamo un attimo dalle cugine? Io e mio fratello in coro: naaaaaa
Arriviamo a Vignola, è l’una. Entriamo nel cortile di casa dei miei nonni, nessuno all’orizzonte, solo il gatto nero gigante che dorme beato sotto il portico.
Suoniamo, mia nonna si affaccia alla finestra(del primo piano) e ci urla venite suuuuuuu
In sottofondo percepiamo la voce del nonno…arriviamo in casa carichi di panettoni, bottiglie di spumante e dolcini fatti in casa.
Mia nonna ci abbraccia a turno così forte che per un attimo riesco a vedere babbo natale che mi sorride circondato dalle renne (mio cugino di 24 anni sa a memoria il nome di tutte le renne..è un genio).
Poi ecco mia zia che mi saluta sbaciucchiandomi con frasi del tipo: “ciao bambi d’oro, la mia patatina…” e dire che pensavo di aver passato da un pezzo quella fase.
In sequenza arrivano anche mio zio e i miei due cugini uno vestito da babbo natale e l'altro da hawaiano.
Mio nonno ci guarda e poi ci dice: biip dove eravate finiti? Biip lo sapete che a mezzogiorno si mangia…biip tutti a tavola e a dopo i saluti.
Non è vero, fa tanto la parte del burbero ma poi finisce sempre che si alza e ci abbraccia tutti commuovendosi.
"Tutti a tavolaaaaa" urla la nonna
Si prevede un’abbuffata storica come ogni anno: lasagne, tortellini, arrosto con patate e con la storica salsa della nonna stra-carica di cipolla e peperoni (e a digerirla son cazzi).
Poi panettone, dolce della nonna, dolce di mia cognata e anche il mio (una specie di muffin semi-sbrucciachiato e mezzo attaccato al fondo…dovevo passare del burro alle pareti della teglia???
ah ssìì???)
Ovviamente perdiamo la cognizione del tempo che passa (e a un certo punto anche i sensi).
I ricordi cominciano ad annebbiarsi verso la fine del pasto quando piena come una zampogna tento di rotolare verso la cucina per sparecchiare...mio nonno però non mi dà tregua, comincia a versarmi un bicchierino di un liquorino veramente buono ma con almeno seimila gradi.
(Ora che ci penso forse i bicchierini erano due.)
Verso le 16,30 ricomincio a riprendere vagamente il controllo di me stessa ma per poco perché poi arriva la seconda ondata di parentame: mia sorella con marito e gli altri miei cugini con prole annessa.
Altro giro di dolci, giusto perché stavo cominciando a digerire il pranzo.
(digerire??? ah ah ah oggi è vietatissimo!)
Ore 18,30 decidiamo di partire per tornare a casa.
Mia nonna si ricorda improvvisamente che deve farci vedere delle foto e che deve ancora impacchettarci il cibo rimasto.
Ore 20 partiamo da Vignola.
Fra qualche giorno tutto questo si ripeterà inesorabile, che dire Evviva il Natale!!