tag:blogger.com,1999:blog-15790589608804932372024-03-14T01:08:14.179+01:00IL PICCOLO GRANDE MONDO DI BANANAun piccolo mondo virtuale fatto di scambi di pensieri ed emozioniBananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.comBlogger37125tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-46314056346063447172009-04-12T22:02:00.003+02:002009-04-12T22:11:49.942+02:00PICCOLA DEDICA<span style="font-size:180%;">Una canzone per chi ora sta vivendo un forte dolore e ha bisogno del suo tempo per reagire e rialzarsi.</span><br /><br /><span style="font-size:180%;"></span><br /><span style="font-size:180%;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=2HD95Lrz09g">http://www.youtube.com/watch?v=2HD95Lrz09g</a></span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-65187918454196859512009-04-10T01:03:00.003+02:002009-04-10T01:17:15.024+02:00UN GRIDO CORALEHo voglia di scrivere!<br />Dopo tanti mesi di silenzio ora c'è una buona ragione per far sentire la propria voce, per gridare tutti insieme ad Anna <a href="http://miskappa.blogspot.com/">http://miskappa.blogspot.com/</a> !<br />Un computer per dare voce a chi l'ha persa, un computer per capire anche a questa distanza qualcosa di più di quello che è successo e sta succedendo all'Aquila e nei dintorni.<br />Abbiamo tutti voglia di partecipare, di essere al fianco di tutte quelle persone che ora vivono nella disperazione di un presente allucinante e di un futuro assolutamente incerto.<br />Cominciamo da Anna!<br />Sul sito di Marina "inezie essenziali" : <a href="http://ineziessenziali.blogspot.com/">http://ineziessenziali.blogspot.com/</a><br />possiamo fornire un piccolo contributo proprio per supportare la nostra amica nel suo intento di darci notizie in prima linea.<br />Un grazie a tutti quelli che passeranno di qui e avranno la voglia di leggere e di aiutare.<br />Un abbraccio<br />ChiaraBananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-67424890876461724382008-07-11T18:30:00.001+02:002008-07-11T18:39:39.982+02:002 PALLE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdvoDouR7lLg9KKSE5hyphenhyphenrW4dW0OHFQqJ5cR3diZdQut2GsE4kPlzpix7D5DHLrEm-jxi4sbsdGN22PvV0Utbe3kW4aZAi3krBhXX8x9sBAHSjPCl3GC2st954PiJ48sY7siO5qJBvhH4Hu/s1600-h/venerdi.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221795612193444946" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="312" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdvoDouR7lLg9KKSE5hyphenhyphenrW4dW0OHFQqJ5cR3diZdQut2GsE4kPlzpix7D5DHLrEm-jxi4sbsdGN22PvV0Utbe3kW4aZAi3krBhXX8x9sBAHSjPCl3GC2st954PiJ48sY7siO5qJBvhH4Hu/s400/venerdi.jpg" width="465" border="0" /></a><br /><div></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-7197529191721017982008-07-10T00:31:00.001+02:002008-07-10T00:36:29.356+02:00E' UN MONDO A COLORI<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8eWGei_hNc1GH5RFDubU2bZ0xKUDUZu0uWHreK4Qwz1KMlRkxalKrLD2h-dUMJuTdikTZ-knROUAEX0yHiHArUp3AvcpvUGfMx0XGa6MESRsv7ctp2a0xce2oa65p9HTUr2ZdG0q1tzen/s1600-h/242_dimettiti.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221146706090060258" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8eWGei_hNc1GH5RFDubU2bZ0xKUDUZu0uWHreK4Qwz1KMlRkxalKrLD2h-dUMJuTdikTZ-knROUAEX0yHiHArUp3AvcpvUGfMx0XGa6MESRsv7ctp2a0xce2oa65p9HTUr2ZdG0q1tzen/s320/242_dimettiti.jpg" border="0" /></a><br /><div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlZ7Ma3aotuXW6cgNP4iePad3mag94evloWllvbG5w-5IRGYPHodY_47LlQ5LM2SgRHd2BBCsARa6AK3WdNqF-hyR8CGZJ5g-kcJZLBIgBUBY9LU1Mr2vYEU7ArOqM-f0KFpWWIIqk7aV3/s1600-h/191_resistere.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5221146144180463330" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlZ7Ma3aotuXW6cgNP4iePad3mag94evloWllvbG5w-5IRGYPHodY_47LlQ5LM2SgRHd2BBCsARa6AK3WdNqF-hyR8CGZJ5g-kcJZLBIgBUBY9LU1Mr2vYEU7ArOqM-f0KFpWWIIqk7aV3/s320/191_resistere.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div></div></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-46869442849310402002008-07-08T23:24:00.002+02:002008-07-08T23:35:32.466+02:00MI E' RIMASTO...Penso con calma a quello che mi hai lasciato...poco o nulla per la verità;<br />un bigliettino stropicciato in cui mi chiami Amica,<br />una cena in un ristorante africano,<br />mille paure condivise e chiuse in parole senza senso,<br />lunghe chiacchierare al telefono,<br />io che ti abbraccio mentre tu piangi per chi non sa amarti come tu vorresti,<br />una lunga cicatrice sul mio ginocchio...<br /><br />e ora altre lacrime scendono, e io mi sento idiota perchè mi sono scoperta e tu hai affondato la lama dopo aver rigirato il coltello più e più volte tra le tue mani.<br />L'hai fatto apposta, sei stata brava...<br />se almeno tutto questo ti fosse servito a cancellare il passato per sentirti più forte<br />e invece no, sei ancora fragile e impaurita e stavolta la mia spalla non ti sorregge più.<br />Hai vinto il tuo premio di cartone, sei contenta?<br />Continua a giudicare e a guardare dall'alto in basso, non sai cosa ti perdi...<br />Buona Fortuna!!!Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-40820315658369083352008-05-30T15:01:00.005+02:002008-05-30T15:34:37.653+02:00LA HIT DELL'ESTATE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhruuijxFzXk1tag80RFUYP3WUVAl5sNp-bOdgZZkMOBeuIJkcc4jNTNvJiJTAYLIQCb7M5lo216F8PyrS7OGsoQRSLAOGPFghZgj-0YZqwgGYakFdB5lFXGFpNtq_-QrW0z7QkpwBwfNLK/s1600-h/sottolaluna.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5206163082730592722" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhruuijxFzXk1tag80RFUYP3WUVAl5sNp-bOdgZZkMOBeuIJkcc4jNTNvJiJTAYLIQCb7M5lo216F8PyrS7OGsoQRSLAOGPFghZgj-0YZqwgGYakFdB5lFXGFpNtq_-QrW0z7QkpwBwfNLK/s320/sottolaluna.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div>Quest'estate quando il sole comincerà a battere furente sulle nostre teste e noi barcolleremo intontiti e sudati solo una cosa potrà donarci sollievo e gioia...la canzone MARIMBABA' di Stefania Orlando, una donna idolo che dopo averci allietato della sua presenza come ospite inutile in diversi programmi ha finalmente (???) trovato la sua strada...cantare!</div><br /><br /><br /><div>Vi prego di andare qui <a href="http://www.youtube.com/watch?v=rIq-O33PZOc">http://www.youtube.com/watch?v=rIq-O33PZOc</a> per gustarvi la sua meravigliosa canzone ma soprattutto per notare la profonda convinzione ed esaltazione che l'assale ogni volta che canta.</div><br /><br /><br /><div>Buon ascolto</div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-27008414049224917092008-05-23T15:11:00.007+02:002008-05-23T15:33:45.083+02:00M A D R E<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1iyshEasbEwnW6QNItV7tY_j5PH_ffY08LmSGqMFYDABPU0MmyfuuJxuh36T8XolTNY2hw-VCktmdugA1xV6sEik_VeKFQ6TwCl6m2IJc3ZSAblJV7gGKNax8Xj7L5C6mc6CmPdz943a/s1600-h/furri_madre_delle_nevi_2001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5203565190157228418" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ1iyshEasbEwnW6QNItV7tY_j5PH_ffY08LmSGqMFYDABPU0MmyfuuJxuh36T8XolTNY2hw-VCktmdugA1xV6sEik_VeKFQ6TwCl6m2IJc3ZSAblJV7gGKNax8Xj7L5C6mc6CmPdz943a/s320/furri_madre_delle_nevi_2001.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify"><span style="color:#000099;">Ieri ho incontrato una persona, una signora che sta passando un brutto momento; è preoccupata per la figlia e non sa come starle vicina. Questa donna meravigliosa mi ha aperto il suo cuore, si è confidata con me con tanta fiducia. Nei suoi occhi, ho visto un amore infinito, per quella figlia sfuggente e chiusa in sè stessa che non sa affrontare la vita e ammettere le proprie debolezze. </span></div><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#000099;">Ho riconosciuto quell'amore vero e indistruttibile, che solo una madre sa manifestare e portare avanti, nonostante la realtà, a volte, le riservi solo prove dure.</span></div><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#000099;">Mi sono commossa di fronte alle sue parole e in quel suo sguardo dolce e combattivo ho riconosciuto qualcosa che mi ha lasciata a bocca aperta: ho visto la Forza di chi sa mostrare la propria fragilità, senza però apparire vittima, ho visto la capacità di costruire tutto giorno dopo giorno con le sole proprie forze e ho visto la volontà di asciugarsi le lacrime e ricominciare a respirare, dopo aver temuto di perdere ogni cosa.</span></div><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#000099;">Questa donna è arrivata, mi ha fatto entrare nel suo mondo e poi se n'è andata ad affrontare da sola le sue piccole-grandi lotte quotidiane.</span></div><br /><br /><div align="justify"><span style="color:#000099;">Prima di farla andare via però, non mi sono lasciata scappare un abbraccio; avevo voglia di stringere questa piccola signora per confortarla, per farle sentire il mio affetto, ma forse, soprattutto per poterle rubare un po' di quella sua straordinaria energia. </span></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-5460516624292520322008-05-22T17:41:00.007+02:002008-05-22T18:43:59.427+02:00V i a g g i a r e<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpF0Hy315n-tGDCxJdqAx7_A98k7bURdnHZmVzH8Vcoug0JpwcAbKaWgn8tL8DAtKIK-lXYLlEvySwhFT7Z2z9fKpt3ypC1l7zRhx8A_8a81IQPOJwu70oTekyDmnm5GnMuRG0SSke05E5/s1600-h/viaggiare.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5203242947350944114" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" height="253" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpF0Hy315n-tGDCxJdqAx7_A98k7bURdnHZmVzH8Vcoug0JpwcAbKaWgn8tL8DAtKIK-lXYLlEvySwhFT7Z2z9fKpt3ypC1l7zRhx8A_8a81IQPOJwu70oTekyDmnm5GnMuRG0SSke05E5/s400/viaggiare.jpg" width="316" border="0" /></a><br /><div>Che bello partire, andare in vacanza. Fare le valigie, buttarci dentro tutto il necessario e poi richiuderle a forza, sedendocisi anche sopra se necessario. </div><br /><br /><div>E' bella l'atmosfera che si crea quando si sta per partire, per lasciarsi la propria quotidianità alle spalle per un certo periodo di tempo.</div><br /><br /><div>Si va via con la famiglia, con gli amici, con anche solo una persona cara e tutto diventa un'avventura, un godersi altri posti, altra natura, altri luoghi fino a quel momento magari anche sconosciuti.</div><br /><br /><div>Si viaggia per amore, per divertimento, per potersi rilassarsi, per conoscere, per incontrare...</div><br /><br /><div>Si viaggia anche quando la vita ci mette sotto pressione e noi ci ritroviamo costantemente per terra; viaggiare diventa così un modo per viversi sè stessi da un'altra prospettiva, brutta o bella che sia.</div><br /><br /><div>A volte, nei momenti più duri si deve viaggiare da soli, per andarsi a riprendere pezzetti di vita, di storia personale e per ricordarsi che si parte sempre da sè e con sè e che questo deve essere sufficiente, altrimenti si vivrà sempre in attesa di qualcosa che non arriverà mai.</div><br /><br /><div>Le lacrime scendono lungo le guance, gli occhi scorrono lungo un libro e se si tira su lo sguardo si vedono arcobaleni e prati verdi sui quali correre e per i quali esistere.</div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-50208068726414745082008-04-15T19:36:00.007+02:002008-04-15T19:50:07.096+02:00N' TUCULU AGLI ITALIANI<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEaxreW-AcKCDOb_dJoaUssZOrvgeJI5BkodPzJWqKbrbC4-isw7KVl8jDLR2tlZxI_v0qSJhFQLOJ6dkXPK8tJW_DA_WnvxgSqeNbVWMIrCNdFd5DGi9J0Rx4vnhDBubgbakOlpmwlP8A/s1600-h/Umberto%20Bossi.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5189528664269810754" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 202px; CURSOR: hand; HEIGHT: 203px; TEXT-ALIGN: center" height="272" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEaxreW-AcKCDOb_dJoaUssZOrvgeJI5BkodPzJWqKbrbC4-isw7KVl8jDLR2tlZxI_v0qSJhFQLOJ6dkXPK8tJW_DA_WnvxgSqeNbVWMIrCNdFd5DGi9J0Rx4vnhDBubgbakOlpmwlP8A/s400/Umberto%2520Bossi.jpg" width="269" border="0" /></a><br /><div>Non sempre le cose vanno come speriamo,<br /></div><div>non sempre le cose vanno come devono andare.</div><br /><div>Ce la siamo presi in quel posto ma francamente siamo abituati</div><br /><div>per cui op op domani è un altro giorno</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>e noi saremo ancora qui a portare avanti nella nostra quotidianità</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>i nostri valori, i nostri ideali e le nostre speranze.</div><div></div><div></div><div></div><div></div><div>Un bacio a tutti gli sconfitti!</div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-60151671327115337402008-03-27T19:58:00.001+01:002008-03-27T20:01:58.092+01:00SOGNO O SON DESTO?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaSdQ0JXVfL1EpD6VX22bVdJEFFtm6jlx5gNdgvRp7cWVp3q-SpnqMNBHF5Cc26VGtd_YLoGYGybHHolyrgl2IBjoqVZl0lQjhmyS15s7fW0-G4TPt0WnOvzBl-mVA4SHzTK2sYPMlebMT/s1600-h/cesso.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5182498561908997490" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaSdQ0JXVfL1EpD6VX22bVdJEFFtm6jlx5gNdgvRp7cWVp3q-SpnqMNBHF5Cc26VGtd_YLoGYGybHHolyrgl2IBjoqVZl0lQjhmyS15s7fW0-G4TPt0WnOvzBl-mVA4SHzTK2sYPMlebMT/s400/cesso.jpg" border="0" /></a><br /><div></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-16660798258922591702008-03-22T02:27:00.002+01:002008-03-22T02:31:04.161+01:00PASQUA CON IL SORRISO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8I8cq51NAQgO7FP4oCLs_fahCT1ZTOizgbJIl7_CwcLbJ0AjMNWS95mevZi_bLKcasU8AYZR31A9jpyfVMOGCgf8SUqzBQrWx5bFTakPZUoNtFwmHQDtXsR1M06_jaXa_fTk4EeVHWHp/s1600-h/buonapasqua.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5180372175140355426" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8I8cq51NAQgO7FP4oCLs_fahCT1ZTOizgbJIl7_CwcLbJ0AjMNWS95mevZi_bLKcasU8AYZR31A9jpyfVMOGCgf8SUqzBQrWx5bFTakPZUoNtFwmHQDtXsR1M06_jaXa_fTk4EeVHWHp/s400/buonapasqua.jpg" border="0" /></a><br /><div align="center"><strong><span style="font-family:lucida grande;font-size:180%;color:#ff0000;">BUONA PASQUA A TUTTI...o quasi...</span></strong></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-47673372000970935182008-03-11T19:00:00.001+01:002008-03-11T18:58:15.078+01:00RISATA ALLO SPECCHIO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfd4Tm6KWzSGRJTc3MPVN8m_oqJNloAcScODwsDf1Cgqad49BC9RXqfnJzu31lJuIG8FXigAFoFFFJvWTk-dhlJ5BIzbjwZQxGcNiyMLvlyl6Qi-Rfb1ZB6P3mTCacBa0NMUcBldpWgt0e/s1600-h/autoironia.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5176535097124502930" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfd4Tm6KWzSGRJTc3MPVN8m_oqJNloAcScODwsDf1Cgqad49BC9RXqfnJzu31lJuIG8FXigAFoFFFJvWTk-dhlJ5BIzbjwZQxGcNiyMLvlyl6Qi-Rfb1ZB6P3mTCacBa0NMUcBldpWgt0e/s400/autoironia.jpg" border="0" /></a><br /><div><span style="color:#993399;">Pensate alla situazione più tragica possibile e immaginatevi che proprio in quell'occasione, vi venga su quasi involontariamente, a mò di ruttino, una piccola risata.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Ci sarebbe qualcosa di male a ridere? a sfottere sè stessi, gli altri, la vita?</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">A me è capitato; ho riso di me stessa anche nei momenti in cui le lacrime sembravano avere la meglio...mi sono lasciata andare, mi sono liberata di quella tensione negativa che troppo spesso ci avvolge e non ci fa rendere conto che SIAMO BUFFI!</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Lo siamo ogni giorno, alla fermata dell'autobus mentre leggiamo gli orari, lo siamo al lavoro quando parliamo con gli altri, lo siamo all'università durante la lezione...lo siamo spesso ed è meraviglioso.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Credo che l'autoironia sia un grande dono, perchè ci permette di guardare noi stessi e la nostra vita da un'ottica diversa, più leggera e completa.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Riconoscere che a volte ci prendiamo troppo sul serio e ci "spappoliamo di pippe mentali" è un primo passo verso la sanità mentale.</span></div><div><span style="color:#993399;">Probabilmente basterebbe dirsi qualche volte in più al giorno "eh vabbè che sarà mai"e smetterla di essere così duri con sè stessi.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">A volte si ricomincia anche da una risata, da un sorriso.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">In fin dei conti noi siamo dei fenomenali attori teatrali: piangiamo, ci disperiamo, c'incazziamo e poi ci viene voglia di divertirci, di ridere, di salire sugli alberi per poter gridare a pieni polmoni: "voglio un uomoooooo".</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Fa tutto parte del nostro famoso equilibrio che poverino ha bisogno di sani colpi di testa, di squilibri momentanei per potersi mantenere.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Avete presente i banbini piccoli?</span></div><div><span style="color:#993399;">Quando scoppia il pianto tutta la loro forza è espressa in quell'atto; il viso diventa paonazzo, l'espressione si trasforma, i polmoni sono concentrati in quello sforzo immenso e vitale e poi...poi basta un attimo, una parola, un viso familiare, ed ecco che risplende già il sorriso.</span></div><br /><div><span style="color:#993399;">Questa è verità e bellezza, volubilità allo stato puro che negli anni si attenuerà, ma non troppo se si è fortunati, perchè la vita è tutto dalla A alla Z e il pianto e il sorriso, a volte, stanno bene fusi in un'unica espressione, in un' unica possibile verità: SE STESSI. </span></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-39859518512451075162008-03-08T18:39:00.000+01:002008-03-09T18:45:45.643+01:00FESTA DELLA DONNA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieRNLgC6AQt56W3xq3hGW9hXqluph7ALF1taXDl2eLxwgFd5vNhcvWQ3jE2Fho4XqyTxUB-LAdeRrE3eTOmPIZTU0aMCYCw6YbAVdogQetiL8Ff16LlDs2LhzP_u2e_FT_BId3OB6xhFDb/s1600-h/donna.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5175798682031930754" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 457px; CURSOR: hand; HEIGHT: 273px; TEXT-ALIGN: center" height="247" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieRNLgC6AQt56W3xq3hGW9hXqluph7ALF1taXDl2eLxwgFd5vNhcvWQ3jE2Fho4XqyTxUB-LAdeRrE3eTOmPIZTU0aMCYCw6YbAVdogQetiL8Ff16LlDs2LhzP_u2e_FT_BId3OB6xhFDb/s400/donna.bmp" width="400" border="0" /></a><br /><div align="center"><span style="color:#ff0000;"><em>Perchè noi siamo così...dolcemente complicate...soprattutto nelle "giornate amare"</em></span></div><div align="center"><em><span style="color:#000066;"><strong>AUGURIIII</strong></span></em></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-75662200769399726192008-02-26T20:05:00.004+01:002008-02-26T20:13:52.986+01:00ESPLORANDO L'IBERNAZIONE<p align="left"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaDMYfrhBce50LrNMw_P6deALoXVXV7y4_2NV1o4Kl4xX-BqbFhpbyWJYgGv5GWWFabthDRYNwXbMLV-D7w7jLxZG4tmhQHu6DTJi_uBDEso52DldKkNB08gTpjq5OjHBI55MDH7Wd_bFk/s1600-h/national+geografick.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5169878481384768642" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaDMYfrhBce50LrNMw_P6deALoXVXV7y4_2NV1o4Kl4xX-BqbFhpbyWJYgGv5GWWFabthDRYNwXbMLV-D7w7jLxZG4tmhQHu6DTJi_uBDEso52DldKkNB08gTpjq5OjHBI55MDH7Wd_bFk/s400/national+geografick.jpg" border="0" /></a></p><div align="justify"><br /><span style="color:#ff0000;">Grazie al suggerimento di Anna-Misskappa blog</span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;">Eccomi qui in versione esploratrice completamente bardata dalla testa ai piedi.</span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;">Tenterò si spiegarvi l'origine di questa foto:</span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">Era une freddissima nottata d'inizio settembre e dopo 2 notti passate in un meraviglioso </span><span style="color:#000066;">campeggio di Salisburgo, a convivere con la pioggia battente e con l'umidità, che sui miei capelli </span><span style="color:#000066;">crea l'effetto <strong>CRINIERA DI LEONE</strong>, la piccola Banana e compagne di viaggio, attendevano </span><span style="color:#000066;">l'arrivo del treno che le avrebbe riportate a casa.</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">Il treno ovviamente era in ritardissimo e le quattro viaggiatrici stavano per congelarsi...</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">ma ecco che lì, in quella stazione semi-deserta, con una temperatura che sfiorava i meno mille gradi, </span><span style="color:#000066;">comiciò l'operazione <strong>OMINO MICHELIN</strong>: le balde giovini iniziarono a ricoprirsi </span><span style="color:#000066;">con </span><span style="color:#000066;">qualsiasi cosa ancora vagamente pulita riuscissero a trovare nel bagaglio di viaggio...</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">e credetemi che dopo 8 giorni in giro per l'Austria con lo zaino in spalla tra ostelli </span><span style="color:#000066;">e campeggio di pulito c'era rimasto ben poco.</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">Solo mutande e calzini, che la qui presente pazza furiosa aveva portato in grandi quantità pensando: </span><span style="color:#000066;">l'igiene prima di tutto...peccato che poi lo zaino pesasse come il culo di Giuliano Ferrara.</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span> </div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">La foto è stata scattata proprio in quel momento di delirio, in cui per un attimo, abbiamo </span><span style="color:#000066;">pensato che saremmo rimaste ibernate e la mattina seguente, i cani della polizia </span><span style="color:#000066;">ferroviaria, avrebbero trovato quattro piccole statue di ghiaccio sedute sulle panchine.</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;">Chissà, magari in poco tempo si sarebbe sparsa la voce e saremmo diventate </span><span style="color:#000066;">il monumento nazionale austriaco più rappresentativo... mlioni di persone </span><span style="color:#000066;">sarebbero giunte </span><span style="color:#000066;">da ogni parte del mondo solo per poter ammirare "<span style="color:#ff0000;">le quattro congelate con gli zaini in spalla</span>".</span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"></span></div><div align="justify"><span style="color:#000066;"><strong>Eh sì, per un soffio non siamo diventate famose...</strong></span></div><div align="center"><span style="font-size:85%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:85%;"></span></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-75221003108892074892008-02-25T15:05:00.005+01:002008-02-25T17:14:02.324+01:00TAAAA DAAA'<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcm_0YLZaJDKd9rwSu2XdPRaBxroT-nfFGtICC2I0UJKYvO3HH5eYAZnx-rSr233KcBGJqYXbR2Nw04VuNr1F9i55tz-kNZojGqCljmSSjMK8EZ1vaQS3_ctxcAAep-bOscuSrN8wGOqrr/s1600-h/Banana+regge+il+mondo.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5170920912897180834" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcm_0YLZaJDKd9rwSu2XdPRaBxroT-nfFGtICC2I0UJKYvO3HH5eYAZnx-rSr233KcBGJqYXbR2Nw04VuNr1F9i55tz-kNZojGqCljmSSjMK8EZ1vaQS3_ctxcAAep-bOscuSrN8wGOqrr/s400/Banana+regge+il+mondo.jpg" border="0" /></a><br /><div><div align="justify"><span style="color:#ff0000;"><strong>SONO PASSATA!</strong></span><br /></div><div align="justify">L'ULTIMO ESAME E' STATO ARCHIVIATO E ORA LA LAUREA E' DAVVERO VICINA...VICINISSIMA....COSI' TANTO CHE A VOLTE FA QUASI PAURA!</div><br /><div align="justify">SONO FELICE PERCHE' SO CHE PER ARRIVARE FIN QUA HO FATICATO....A VOLTE MI E' SEMBRATO DAVVERO DI DOVER REGGERE IL MIO MONDO A BRACCIA TESE.</div><div align="justify">QUESTO E' PER ME UN TRAGUARDO REALE E SICURAMENTE MERITATO CHE HA UN GRANDE VALORE: E' IL RICONOSCIMENTO CHE STO COMINCIANDO A DARE ALLE MIE CAPACITA', A ME STESSA.</div><div align="justify"></div><div align="justify">DETTO QUESTO, VI SALUTO E MANDO UN BACIO GRANDE A TUTTI </div><div align="justify">YIIIP YIIPPP URRAAAA'</div><div align="justify"></div></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-44639222742902819502008-02-21T19:25:00.005+01:002008-02-21T19:37:16.862+01:00MESSAGGI ELETTORALI...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4i8JoyHXwv-tgwuebwwCVSjKdthfPAqnq6z1kPmxJoUYgv183SPFZ_Bmhyphenhyphenyu3Q9-VJk3oZTNLiMW70H0AErk6ohVv764gCkvtnTBSRaJLyp4xfa2vBy7O4e0pgjr571K7uLlmi-dFHqnZ/s1600-h/votaperme1202306665.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5169502117695587442" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 474px; CURSOR: hand; HEIGHT: 328px; TEXT-ALIGN: center" height="297" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4i8JoyHXwv-tgwuebwwCVSjKdthfPAqnq6z1kPmxJoUYgv183SPFZ_Bmhyphenhyphenyu3Q9-VJk3oZTNLiMW70H0AErk6ohVv764gCkvtnTBSRaJLyp4xfa2vBy7O4e0pgjr571K7uLlmi-dFHqnZ/s400/votaperme1202306665.jpg" width="425" border="0" /></a><span style="color:#000066;"></span><br /><span style="color:#000066;"></span><br /><span style="color:#000066;">E come diceva la nonna di una mia amica:</span> <span style="color:#ff0000;"><strong>QUANDO LO DEVI PRENDERE NEL CULO LE BRAGHE VAN GIU' DA SOLE... </strong></span><br /><span style="color:#ff0000;"><strong></strong></span><br /><span style="color:#ff0000;"><span style="font-size:78%;color:#000099;"><span style="color:#6600cc;">Buon weekend a tutti!</span><br /></span><br /></span><span style="color:#ff0000;"></span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-67717291008913752102008-02-19T17:47:00.018+01:002008-02-19T18:55:30.550+01:00Il mio vicino di casa<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrMSAfkWMWKqGYv0XTQVxxq3CUTnjT9t8lyyrJlDEqyx-mZYQ14xF8chtndQzAOrDGMjHftb2hdOoD9fsKbYV0zVW8eW0QdpB2DoQmYna0WW7J0YrCR_ueCND_nBa6ZZ4Y3uT2ICfkvNfc/s1600-h/trombettista.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5168745662285612130" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 244px; CURSOR: hand; HEIGHT: 166px; TEXT-ALIGN: center" height="194" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrMSAfkWMWKqGYv0XTQVxxq3CUTnjT9t8lyyrJlDEqyx-mZYQ14xF8chtndQzAOrDGMjHftb2hdOoD9fsKbYV0zVW8eW0QdpB2DoQmYna0WW7J0YrCR_ueCND_nBa6ZZ4Y3uT2ICfkvNfc/s320/trombettista.jpg" width="283" border="0" /></a><br /><div><br /><div align="justify"><span style="color:#ff0000;">Il mio vicino di casa suona la tromba...</span></div><br /><p align="justify"><span style="color:#000000;">Non è una pessima battuta del tipo: "lei suona il piano e lui la tromba" sentita davvero una sera indimenticabile da Alberto, professore sessantenne che intrattenne me e la mia amica Lisa per un'intera serata a colpi di battute e PIGNOLETTO FRIZZANTE DEI COLLI BOLOGNESI.<br /></span></p><br /><p align="justify"><span style="color:#000000;">Quella sera me la ricorderò per tutta la vita, anche perchè io e la mia amica ricevemmo ben due proposte indecenti nel giro di qualche ora: prima dal Professore e poi da due baldi sardi ESTEBAN E CHECO (per gli amici).<br /></span></p><p align="justify"><span style="color:#000000;">Insomma quella sera io e Lisa abbiamo imparato 3 cose essenziali:<br />1) dopo un po' che parli con i sardi i tuoi neuroni cominciano a raddoppiare ogni consonante possibile (con particolare predilezione per le TTTTT).<br />2) gli operai che dormono nei container non possono portarci donne...su questa questione si sono aperti veri e propri dilemmi e riflessioni filosofiche. 3) quando ridi da più di mezz'ora di seguito la mascella si auto-imbalsama. </span></p><p align="justify"><span style="color:#000000;"> </p></span><p align="justify"><span style="color:#000000;">Sto divagando, torniamo a noi, dicevo :<br /></span><span style="color:#ff0000;">Il mio vicino di casa suona la tromba, o meglio ci prova.<br /></span><br /><span style="color:#000000;">Non è bravo, ripete la stessa melodia da anni e quasi ogni giorno, verso le sei del pomeriggio, ricomincia puntuale a buttare note, una dopo l'altra, un po' a casaccio, come se il suo obiettivo vero non fosse tanto quello d'imparare a suonare, quanto di provarci e basta senza grosse pretese.</span></p><p align="justify"><span style="color:#000000;">A volte è fastidioso, addirittura irritante, altre volte è quasi confortante, come una di quelle persone che incontri sull'autobus nello stesso orario e per quanto tu non conosca nemmeno il suo nome, la senti far parte della tua quotidianità e quasi riesci ad immaginarti la sua vita, la sua storia, dal modo in cui sale sull'autobus, da come si mette a sedere, da come guarda gli altri.</span></p><p align="justify"><span style="color:#000000;">Il mio vicino ed io ci siamo incontrati poche volte, eppure mi sembra di conoscerlo, ho sentito i suoi discorsi fatti di note musicali e per quanto noiosi e ripetitivi sanno di familiare, di tranquillità, di serenità, a volte.</span></p><p align="justify"><span style="color:#000000;">Fa parte di queste mura, del mio passato ed è stato presente in tanti momenti diversi per pura casualità. Forse è proprio questo che mi ha spinto a scrivere di lui oggi, la sensazione di presenza e tranquillità che riesce a regalarmi in determinati momenti; un sottofondo di quiete quando sembra che tutto intorno e dentro di me stia cambiando rapidamente. </span></p></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-31872190640880442522008-02-13T22:21:00.001+01:002008-02-13T22:25:47.828+01:00AMMOREEE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgOPqkuRO6VkUGQbImejI1elyqSkcaBPbmVtBN2cF6hxYPxwXvrGlDJ5yDvPkeNJ5RVdhIqQ_4rGDX9lcPeimh0HIJ6hATTf0Ti1cyW1SdF5emJ58ElEFPGxBg_L1u5G7ft_mjOXH_XMst/s1600-h/san+valentino.gif"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5166578868464649266" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgOPqkuRO6VkUGQbImejI1elyqSkcaBPbmVtBN2cF6hxYPxwXvrGlDJ5yDvPkeNJ5RVdhIqQ_4rGDX9lcPeimh0HIJ6hATTf0Ti1cyW1SdF5emJ58ElEFPGxBg_L1u5G7ft_mjOXH_XMst/s320/san+valentino.gif" border="0" /></a><br /><div align="center"><span style="font-family:lucida grande;font-size:180%;color:#ff0000;"><strong>BUON S.VALENTINO A TUTTI!!!</strong></span></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-57544681873373399482008-02-12T02:09:00.000+01:002008-02-12T02:22:03.600+01:00Aggiornamenti<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOT4csVxFzKtpf1Wpr4AGuh-hLzRF4nzDZF6K50ROGIR1nzv2yu_-zPjeAnNh6RHvnX4Tc1MxQiHKC5GMIBFBpU04EUsrdZONgp_WdMitbvIsH1QVjXTy4EeCOSQ35xNEswFITYQEpnE1H/s1600-h/SUSANNA.bmp"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5165895311534588962" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOT4csVxFzKtpf1Wpr4AGuh-hLzRF4nzDZF6K50ROGIR1nzv2yu_-zPjeAnNh6RHvnX4Tc1MxQiHKC5GMIBFBpU04EUsrdZONgp_WdMitbvIsH1QVjXTy4EeCOSQ35xNEswFITYQEpnE1H/s320/SUSANNA.bmp" border="0" /></a> <span style="color:#ff0000;"><strong>"Oh Susanna non piangere perché ho lasciato l’Alabama per venire qui da te…”<br /></strong></span><br /><span style="color:#996633;">La mente mi sta giocando dei brutti scherzi in questi giorni, più cerco di memorizzare date, teorie e concetti e più mi tornano in mente parole, canzoni e sprazzi della mia infanzia.<br />Oh Susanna poi, mi è tornata in mente mentre ripetevo un noiosissimo capitolo e mi sono ricordata di quando alle elementari, ero riuscita a suonarla con il flauto.<br />Mi ricordo anche che la mia maestra di musica di allora (Maestra Orlanda), aveva tentato d’insegnarci OBLADI’ OBLADA’ dei Beatles con risultati veramente terrificanti… </span><br /><span style="color:#996633;"><div align="justify"><br />Che bello, in questi giorni alterno momenti cupissimi, in cui le paturnie mi creano simpatiche immagini di me, che rimango immobile di fronte al foglio di esame, mentre la mia mente ripete ad oltranza COS’è STA ROBA – COS’è STA ROBA – COS’è STA ROBA a momenti d’insano ottimismo, in cui mi sembra di essere preparatissima.<br />Bah, vedremo!!<br />Ziaooo a tutti, a presto (se sopravvivo alla tensione pre-esame)</span></div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-66441011173447934422008-02-03T20:03:00.000+01:002008-02-03T20:08:58.666+01:00PSICOLOGICAMENTE INEVITABILE<span style="color:#000066;">Ok, lo so è facilissimo ricadere nei vecchi schemi, nei sistemi consolidati di pensiero che attirano e trascinano verso strade buie ma conosciute.<br />Basta sentire la stanchezza, ascoltare le paure più profonde che nascono dai piccoli anfratti della mente e subito ci si chiede se ne vale davvero la pena, se tutto l’impegno che si sta tirando fuori dalla propria energia un po’ acciaccata possa cambiare lentamente la realtà, portandoci verso un futuro un po’ più solido e sereno.<br />Ci si pongono domande e ci si perde dietro a ragionamenti infiniti, che per quanto dispersivi dobbiamo ringraziare perché sono la fonte della consapevolezza di questo strano presente, ma soprattutto, perché sono stati la fonte di salvezza per chi, sul filo del rasoio, avrebbe potuto benissimo perdersi dietro al dolore.<br />Arriva da lontano questa salvezza, nasce dal primo sguardo, dai sorrisi felici, dalle parole sussurrate, dalle carezze ricevute; dalla capacità di agire e di reagire anche con gli occhi chiusi, anche con le lacrime che scendono.<br />Le ferite fanno ancora male, ma le cadute erano inevitabili…non si potevano prevedere né ammorbidire.<br />La salvezza nasce anche dall’immagine che torna alla mente dopo tanti anni: un gioco fatto in presenza di chi sapeva prendersi cura della fantasia impaurita liberandola e dandole nuova vita sotto un cielo di nuvole dalle mille forme.<br /></span><br /><span style="font-family:georgia;color:#ff6666;"><strong>…dono più prezioso non potevi farmi per conservare la voglia di essere e di esistere aldilà dei mille pugni in faccia ricevuti dalla vita…</strong></span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-20244559401715614142008-01-27T09:06:00.000+01:002008-01-27T09:27:08.742+01:00LILIANA SEGRE: una testimonianza per mantenere viva la nostra Memoria<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9XqRw8YWwN982wzbRGHGOpcQV9xFrO1godIQkoPz1tKsVSNWaFivpgBSKtlR2DRI_pIbqGkDhSx4HVjd0JV497j5W5dZ4otS1r3n6xjNaxJM8D5_Sq0DaIRJnTnOzUn88XC3zOv9kH_1j/s1600-h/LilianaSegre.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5160068584859020018" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9XqRw8YWwN982wzbRGHGOpcQV9xFrO1godIQkoPz1tKsVSNWaFivpgBSKtlR2DRI_pIbqGkDhSx4HVjd0JV497j5W5dZ4otS1r3n6xjNaxJM8D5_Sq0DaIRJnTnOzUn88XC3zOv9kH_1j/s320/LilianaSegre.jpg" border="0" /></a><br /><span style="color:#000066;">Mi chiamo <span style="color:#ff0000;"><strong>Liliana Segre</strong></span>, sono nata a Milano nel 1930 e a Milano ho sempre vissuto. La mia famiglia era ebraica agnostica, cioe’ non frequentavamo il Tempio o ambienti ebraici. Io ero una bambina amatissima, vivevo in una bella casa della piccola borghesia, insieme a mio padre e ai miei nonni paterni, in quanto la mia mamma era morta poco dopo la mia nascita.</span><br /><br /><span style="color:#000066;"><span style="color:#ff0000;"><strong>Avevo otto anni al momento delle leggi razziali</strong></span> e mi ricordo come una netta cesura nella mia vita quella fine estate del 1938 quando mio papà cercò di spiegarmi che, poiché ero una bambina ebrea, non avrei più potuto continuare ad andare a scuola. Non posso dire di aver capito allora quello che stava succedendo, però mi sono sempre ricordata, dopo, come mi ero sentita quel giorno che ha diviso la mia vita in un prima e in un dopo. La mia era sempre stata una famiglia laica e io non mi ero mai posta il problema di che cosa volesse dire essere una bambina ebrea. Lo avrei ben capito in seguito, anno dopo anno, giorno dopo giorno, man mano che la persecuzione si è fatta più dura, quando è scoppiata la guerra e i nazisti sono diventati i padroni dell'Italia del Nord. Nel 1943 ero una ragazzina ormai tredicenne, molto consapevole di quello che avveniva intorno a lei.<br />Falliti altri tentativi di sfuggire alla persecuzione, nel corso dei quali dovetti abbandonare la mia casa e dire addio ai miei nonni, poco prima che venissero deportati e uccisi ad Auschwitz, prima che ci arrivassi io, anche per me e per mio papà venne il momento di tentare la fuga in Svizzera.<br />Anche per noi le cose andarono male, non trovammo però, come Goti, dei contrabbandieri che ci vendettero per quattro soldi, ma un ufficiale svizzero, di una piccola stazione di polizia di frontiera del Canton Ticino, che ci riconsegnò alle autorità italiane dopo che eravamo già riusciti a espatriare.<br /></span><br /><strong><span style="color:#ff0000;">Una bambina in carcere</span><br /></strong><span style="color:#000066;">Entrai così, a 13 anni, nel carcere femminile di Varese ed ero da sola nell’umiliante trafila della fotografia e delle impronte digitali, da sola a camminare in quei corridoi dietro a una secondina e a chiedermi per quale colpa mi trovassi lì. Io le prigioni le avevo viste solo al cinema, non sapevo come erano fatte, non sapevo che all'ora del tramonto le guardie venivano a picchiare sulle sbarre per controllare che non fossero state segate da me o dalle altre poverette prese come me sul confine! Fu così a Varese, fu così a Como, fu così a San Vittore, dove rimasi per 40 giorni. Ma lì ero contenta, perché le famiglie erano state riunite e io ero in cella con il mio papà.<br />Due o tre volte alla settimana gli agenti della GESTAPO portavano via tutti gli uomini del raggio degli ebrei per interrogarli. Io sapevo che erano interrogatori terribili, in cui si torturava e si picchiava, e ci pensavo quando rimanevo sola nella cella aspettando che tornasse mio padre. Aspettavo un'ora, due ore, tre ore; diventavo vecchia leggendo le scritte di quelli che erano passati prima di noi: maledizioni, addii, benedizioni, nomi, "ricordatevi di me". Poi lui tornava: era pallido, la barba lunga, gli occhi segnati, non mi raccontava niente, ci abbracciavamo. Mi svegliavo qualche volta di notte nella branda che era quasi rasoterra, una brandina di ferro, e lo trovavo qualche volta inginocchiato vicino a me che mi chiedeva scusa per avermi messo al mondo. Lui che avrebbe voluto darmi il massimo.<br />Alla fine di gennaio, nell'implacabile appello dei 650 nomi circa compresi nel successivo trasporto, furono pronunciati anche i nostri. Un vecchio cugino di mio padre, che a gran fatica, da Ravenna, aveva raggiunto la Svizzera e da là era stato respinto, a sentire il suo nome si uccise buttandosi giù dall'ultimo piano del raggio. Quel corpo scomposto, grottesco, quel fagotto buttato sul pavimento del carcere, fu il primo morto che vidi nella mia vita.<br />Ci misero in fila e ci caricarono sui camion per portarci alla stazione centrale. Da lì cominciò il nostro viaggio verso il nulla. Un viaggio di gente che era alla vigilia della morte, un viaggio in cui non c'era più niente da dire, un viaggio in cui tutti, dopo aver pianto e i più fortunati pregato, stavano in silenzio.<br />Arrivammo ad Auschwitz in pieno inverno. Era stato un viaggio inumano, ma inumano fu l'arrivo: quando fummo scaricate a calci e pugni su quella spianata enorme che i nostri aguzzini avevano preparato per noi nel lager di Birkenau, un lager femminile enorme, una città di disperazione. Fummo separati, uomini e donne, e io nei miei tredici anni spauriti, non conoscendo nessuna lingua straniera, senza capire dove mi trovavo e che cosa mi stava succedendo, io, senza saperlo, lasciai per sempre la mano del mio papà. Lui è rimasto là quel 6 febbraio 1944.<br /></span><br /><span style="color:#ff0000;"><strong>Noi sceglievamo la vita<br /></strong></span><span style="color:#000066;">Io passai la selezione senza sapere che venivo scelta per la vita o per la morte. Ero tra le più giovani, anzi io non conobbi in campo nessuno che fosse più giovane di me. Mi scelsero perché ero grande e grossa e dimostravo più anni di quelli che avevo. Entrai nel campo e iniziò anche per me quella vita, fondata sulla più totale disumanizzazione in cui la voglia di vivere, per noi che siamo tornate, era l’unica cosa che contasse. Anche nella situazione più spaventosa noi sceglievamo la vita, anche se ci volevano uccidere ogni minuto per farci scontare la colpa di essere nate.<br />Fui scelta per un lavoro che si svolgeva per fortuna al coperto. Dico sempre che sono viva per quello. Rimasi un anno nella fabbrica di munizioni Union, che apparteneva alla Siemens. Eravamo schiavi senza alcun diritto che lavoravano fino all'esaurimento delle forze.<br />Com'erano i rapporti fra di noi prigioniere? I rapporti per me furono difficilissimi: io mi rinchiusi in quei mesi sempre di più in un silenzio doloroso. Dapprima il silenzio in cui mi aveva costretto la separazione da tutti coloro che avevo amato, poi il silenzio perché non capivo le lingue che si parlavano, poi il silenzio perché avevo paura di attaccarmi a qualcuno che mi sarebbe stato di nuovo strappato. Ma era anche il silenzio spaventoso che sentivamo intorno a noi, il silenzio del mondo che non si dava pensiero di quello che ci stava succedendo. Era forse anche il silenzio di Dio che in quel momento, ad Auschwitz, si è distratto.<br />Tre volte passai la selezione nel corso di quell'anno. Nude, perché la nudità era un'altra umiliazione costante della nostra vita di tutti i giorni, passavamo davanti agli ufficiali delle SS, elegantissimi nelle loro uniformi. Noi, le disgraziate ragazze della fabbrica Union, ci specchiavamo le une nelle altre con i nostri corpi scheletriti mentre i nostri aguzzini, decidevano chi era ancora in grado di lavorare e chi no. Ragazzi, è difficile attraversare un corridoio, dover varcare una porta obbligata e sapere che chi ti osserverà, nuda, davanti e dietro, in bocca, dappertutto, poi deciderà se tu continuerai a vivere oppure no. Come bisogna atteggiarsi davanti a un tribunale così, composto di uomini che a casa avevano una famiglia, delle figlie forse della nostra età, e che ci guardavano, sorridendo calmi, tranquilli, senza una parola? Solo un cenno del capo per dire "avanti". E io ero felice quando mi facevano quel cenno, perché ero ancora viva, perché io volevo vivere. Io avevo 13 anni, e poi 14, e volevo vivere.<br /></span><br /><span style="color:#ff0000;"><strong>La "marcia della morte"</strong><br /></span><span style="color:#000066;">Alla fine di gennaio del 1945, quando era passato un anno dal mio arrivo nel campo, cominciammo a sentire da lontano rumore di cannonate e di bombardamenti: qualche cosa stava succedendo. Ed ecco che dalla fabbrica Union arrivò il comando di evacuare il campo. E, così come eravamo, ci fecero alzare da quei banchi, dove lavoravamo per fare proiettili e munizioni, e venimmo avviate per quella che sarebbe stata chiamata la "marcia della morte". Io, quando cominciai a capire che dovevo camminare, comandai al mio corpo: "Una gamba davanti all'altra! Devi andare avanti, devi andare avanti...". Camminammo per giorni attraverso la Germania, camminavamo soprattutto di notte: città deserte, paesini deserti e le nostre sentinelle implacabili finivano con un colpo di pistola quelle che cadevano. Io non mi voltavo, non mi voltavo a vedere quelle che cadevano, non mi voltavo a vedere la neve sporca di sangue. Io non mi voltavo neanche quando ero nel campo e c’erano i mucchi di cadaveri scomposti fuori dal crematorio pronti per essere bruciati. Io non mi voltavo per guardare le compagne in punizione, io non volevo sapere di torture, di esperimenti, di racconti spaventosi, Io non volevo sapere, io volevo vivere e mi sdoppiavo in un'altra personalità: non ero lì, non ero io quella che faceva la marcia della morte. Ci buttavamo come pazze sugli immondezzai e raccoglievamo bucce di patate, torsoli di cavolo marcio, un osso già rosicchiato dal cane di casa, e ci disputavamo questi orrori io e le mie compagne, le bocche sporche, scheletri orribili. Alzavo la testa a vederle, le mie compagne, e vedevo me stessa, la mia faccia scheletrita, ferina, bestiale. Eravamo le stesse a cui un anno o due prima, intorno a una tavola ben apparecchiata qualcuno aveva detto: "Ho fatto per te la torta che ti piace, ne vuoi ancora?". Ma lì non c'era la tovaglia bianca, non c'era il viso amato della nonna Olga davanti a me. Rosicchiavo felice quel pezzo di osso. Non importa se poi avrei vomitato e avrei avuto la diarrea: intanto mettevo qualcosa nello stomaco.<br />Passammo così da un campo all’altro, sempre più a Nord della Germania, fino a quello di Malchow, l’ultimo dove fui detenuta. Ci eravamo arrivate con la forza della disperazione, come non lo saprei più dire; eravamo tanti chilometri lontano da Auschwitz! Non lavoravamo più in questo campo, non c’era più quella disciplina dell'orario, della fabbrica. Passavamo delle giornate infinite, quasi più nessuno si alzava da quei giacigli su cui stavamo ammucchiate. Ma eravamo ancora vive. C’erano dei ragazzi, dei prigionieri francesi, che passavano fuori dal campo e ci dicevano: "Non morite! La guerra sta per finire. I nostri aguzzini la stanno perdendo, arrivano i russi da una parte e gli americani dall'altra." Noi rientravamo nelle baracche e dicevamo a quelle che veramente erano ormai alla fine: "Ci hanno detto: non morite! Noi lo ripetiamo a voi: non morite! La guerra sta per finire."<br />Era una gioia troppo grande, noi che eravamo abituate alla fame al freddo, alle botte, all'aver perduto tutto, alla paura costante, non eravamo preparate a una gioia così grande come quella. Era vero: gli aguzzini stavano perdendo la guerra e nel giro di pochi giorni portarono via tutto da quel campo. Portavano via scrivanie, macchine da scrivere, soprattutto portavano via documenti compromettenti su quegli orrori che avevano perpetrato per anni e dei quali non volevano lasciare tracce. E, ancora una volta, ci comandarono di evacuare il campo. Noi eravamo ormai dei fantasmi e non ce l'avremmo più fatta a fare una marcia, ma quasi tutte ci alzammo da quei giacigli, anche quelle in punto di morte. E però, nel giro di pochissime ore fummo testimoni della storia che cambiava: i vincitori diventavano vinti e i nostri aguzzini buttavano le divise nei fossi sul lato della strada, buttavano le armi, scioglievano i cani. I civili scappavano dalle case trascinando dietro tutti i loro valori. E noi, attonite, ci guardavamo attorno e ci chiedevamo che cosa stava succedendo. Vedevamo i soldati tedeschi mettersi in borghese, li guardavamo e li immaginavamo tornare alle loro case: affettuosi padri, solerti maestri, coscienziosi impiegati di banca.<br />Poi, nel giro di pochissimo tempo, arrivarono prima i camion dei soldati americani che ci buttavano tavolette di cioccolato, frutta secca, sigarette. Poi le truppe dell'Armata Rossa, gente di tutte le etnie: mongoli, circassi, russi bianchi. Un esercito disordinato, con pochi mezzi, ma che aveva tenuto in scacco l'esercito nazista per molto tempo sul fronte russo. Erano loro i vincitori.<br />A noi restava questa grande, straordinaria, terribile esperienza: il dolore, che non passerà mai, di aver avuto Auschwitz nella nostra vita. E il dovere di testimoniare di quello che è stato, noi che abbiamo avuto salva la vita, per tutti quelli che non possono più parlare.</span><br /><br /><span style="color:#000066;">Spero che almeno uno di quelli che hanno ascoltato oggi questi ricordi di vita vissuta li imprima nella sua memoria e li trasmetta agli altri, perche’ quando nessuna delle nostre voci si alzera’ a dire “io mi ricordo”, ci sia qualcuno che abbia raccolto questo messaggio di vita e faccia si’ che sei milioni di persone non siano morte invano per la sola colpa di essere nate, se no tutto questo potra’ avvenire nuovamente, in altre forme, con altri nomi, in altri luoghi, per altri motivi. Ma se ogni tanto qualcuno sara’ <span style="color:#ff0000;"><strong>candela accesa e viva della memoria</strong></span>, la speranza del bene e della pace sara’ piu’ forte del fanatismo e dell’odio dei nostri assassini.</span><br /><br /><span style="color:#ff0000;">(Per chi volesse approfondire l'esperienza di Liliana Segre vada su <a href="http://isole.ecn.org/antifa/article/622/liliana-segre-una-testimonianza">http://isole.ecn.org/antifa/article/622/liliana-segre-una-testimonianza</a>)</span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-56262902187436901292008-01-27T02:26:00.000+01:002008-01-27T02:32:23.324+01:00PER NON DIMENTICARE...<div align="center"><strong><span style="font-size:130%;color:#ff0000;">Se questo è un uomo<br /> (Primo Levi)</span></strong></div><div align="center"><br />Voi che vivete sicuri<br />nelle vostre tiepide case,<br />Voi che trovate tornando a sera<br />il cibo caldo e visi amici:<br /><br /> Considerate se questo è un uomo<br /> Che lavora nel fango<br /> Che non conosce pace<br /> Che lotta per mezzo pane<br /> Che muore per un sì o per un no.</div><div align="center"><br /> Considerate se questa è una donna,<br /> Senza capelli e senza nome<br /> Senza più forza di ricordare<br /> Vuoti gli occhi e freddo il grembo<br /> Come una rana d’inverno.<br /><br />Meditate che questo è stato:<br />Vi comando queste parole.<br />Scolpitele nel vostro cuore<br />Stando in casa andando per via,<br />Coricandovi alzandovi;<br />Ripetetele ai vostri figli.<br /> <br /> O vi si sfaccia la casa,<br /> La malattia vi impedisca,<br /> I vostri nati torcano il viso da voi.”</div>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-65166344681000704042008-01-25T19:04:00.000+01:002008-01-25T19:30:12.630+01:00VASELINA PER TUTTI<div align="center"><span style="color:#ff0000;"><strong>OOOOHHHHHH CADEEEEEE</strong></span></div><div align="center"><span style="color:#ff0000;"><strong>BUM CADUTO</strong></span></div><div align="center"> </div><span style="color:#330000;">Ieri pomeriggio tornata dalla biblioteca sono rimasta incollata davanti alla tv ad ascoltare ciò che i vari capi gruppo di partito dicevano a Prodi.</span><br /><span style="color:#330000;">-Ti diamo la fiducia di tutto cuore, </span><br /><span style="color:#330000;">-Te la diamo anche se...(la fiducia eh?)</span><br /><span style="color:#330000;">-Non ti diamo la fiducia ma comunque...</span><br /><span style="color:#330000;">-Non te la diamo neanche se fai cinquecento capriole acrobatiche una dopo l'altra (sempre la fiducia)</span><br /><span style="color:#330000;">All'inizio ero completamente obnubilata dalla situazione ma dopo un po' mi sono cominciate a girare pesantemente le palle (o meglio le tette in quanto donna)</span><br /><span style="color:#330000;">Lo scenario era ridicolo: mentre un capo gruppo parlava tutti gli altri si facevano i propri cazzi...vergognoso!</span><br /><span style="color:#330000;">La cosa che mi ha lasciata veramente senza parole è stato vedere che anche tutti i bei ministri se ne strafottevano di quello che veniva detto e Prodi con loro.</span><br /><span style="color:#330000;">Ho visto un centinaio di espressioni diverse passare sulla faccia del Professore ma francamente nemmeno una di sincero interesse.</span><br /><span style="color:#330000;">Mi sono incazzata e parecchio perchè io gli ho dato il mio voto, perchè io ho creduto che per una volta la sinistra sarebbe rimasta unita per il bene del Paese.</span><br /><span style="color:#330000;">Pensavo che avessero la voglia e il coraggio di costruire qualcosa di nuovo per noi italiani....</span><br /><span style="color:#330000;">Mi sono illusa perchè giorno dopo giorno, ora dopo ora continuano a venire fuori cose sempre più atroci e oramai nessuno si scandalizza più se per colpa delle raccomandazioni non vengono nominati primari i Medici che se lo meriterebbero ma il figlio di... ilcugino di ....</span><br /><span style="color:#330000;">Cazzo, ma è mai possibile che ci siamo abituati a tutto questo?</span><br /><span style="color:#330000;">Non siamo più capaci di dire ad alta voce che così fa schifo, che la nostra Italia è stata calpestata dalla politica, al di là degli schieramenti?</span><br /><span style="color:#330000;">Ora si dovrà andare a votare?</span><br /><span style="color:#330000;">Sì, ma per chi scusate?</span><br /><span style="color:#330000;">Per Berlusconi? Ma neancheeeeeeeeeee </span><br /><span style="color:#330000;">Per la sinistra? dopo che ha mostrato che non riesce nanche banalmente a restare unita?</span><br /><span style="color:#330000;">Non so, scusate a me sembra che per quanto dicano i nostri "rappresentanti politici" alla fine quelli che se lo prendono sonoramente nel didietro siamo noi.</span><br /><span style="color:#330000;">Allora ho deciso, voterò per chi alle prossime elezioni ci regalerà un bel barattolo di vaselina gratuito a testa...</span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-40577465229825901232008-01-23T08:37:00.000+01:002008-01-23T08:49:45.479+01:00INCONTRI E CONFRONTI<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4_zRR34_kY1voW4epJ0L6EcF7Cb2eyozLmF89pB2qwopTUy7ETrVUIFj7mT75h024PBx5898CoHesJlCQAIClVkCR4wZIvCepWIjFwwd6fJgPJxV5RabT6_JUiYY70KRNu_z96Uqhc9l/s1600-h/in+cammino.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5158575843205491426" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu4_zRR34_kY1voW4epJ0L6EcF7Cb2eyozLmF89pB2qwopTUy7ETrVUIFj7mT75h024PBx5898CoHesJlCQAIClVkCR4wZIvCepWIjFwwd6fJgPJxV5RabT6_JUiYY70KRNu_z96Uqhc9l/s320/in+cammino.jpg" border="0" /></a><span style="font-family:georgia;color:#333399;">Sorrido leggendo una lettera ritrovata nei giorni scorsi e datata 2000 e mentre con gli occhi la scorro rapidamente, i miei pensieri ritornano a sette anni fa, quando frequentavo il terzo anno del mio istituto professionale per il turismo.<br />Rivedo la Chiara di allora, parecchio timida e insicura e un po’ chiusa nel suo mondo, fatto di libri e poesie. Penso che per quanto io sia cambiata, una parte di quella sedicenne vive ancora in me e la Chiara più adulta vorrebbe starle vicino e dirle che non sarà sempre tutto nero, ma che poco alla volta, il suo sguardo sul mondo si dipingerà: arriveranno i colori e con un po’ di pazienza riuscirà a cogliere anche la sfumature.<br />Me la immagino di fronte a me quella sedicenne e seppure la voglia di darle consigli potrebbe essere forte, le direi solo che quello che prova è normale e giusto, che il passato non si può modificare, ma che il suo futuro le porterà molti momenti speciali.<br />Penso che in fin dei conti basterebbe che le dicessi solamente: sei bella perché sei Viva e sai andare al di là delle apparenze.<br /><br />Se poi incontrassi la me stessa diciannovenne, credo che proverei un po’ d’invidia per il suo coraggio e la sua tenacia, che mette nel battersi contro tutto e tutti per inseguire i suoi Sogni.<br />La incoraggerei ad ascoltarsi veramente, a lasciare da parte i giudizi essendo semplicemente se stessa e le direi che le voglio bene, perché si batte per il suo futuro.<br /><br />Infine m’immagino l’incontro con la me stessa che temo di più, quella presente: una di fronte all’altra a guardarci, come in un vecchio film western. Una della due dovrebbe fare la prima mossa; la farei io, rompendo il silenzio e andando verso di lei per abbracciarla con tutta la forza e il calore che possiedo. La prenderei per mano e le direi che non c’è fretta, che il tempo che tanto la spaventa la accompagna non le corre dietro perché ora la cosa più importante è stata fatta: il suo “cofanetto degli orrori” è stato aperto e per quanto la paura sia infinita, in fin dei conti, a ben guardare, non c’è nulla di così terribile dentro…solo la sua “consapevolezza” che cresce e la voglia di continuare il viaggio con meno peso sulle spalle.<br />Le direi di amare con tutta sé stessa quella sedicenne e quella diciannovenne e tutte le Chiare che l’hanno portata con gioia e fatica fino ad oggi.<br />Probabilmente lei sorriderebbe ad occhi chiusi, poi li aprirebbe lentamente e mi guarderebbe con dolcezza come si fa con i sogni che ci portano piccoli sussurri di verità da lontano.</span>Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-1579058960880493237.post-79801154391106329052008-01-15T17:58:00.000+01:002008-01-15T19:00:53.786+01:00PARAPUZZETE AWARD...the winners are:Sono stata nominata anch'io al famosissimo <strong><span style="color:#000099;">PARAPUZZETE BLOGGER AWARD</span></strong> (spero che il Signor Thinking Blogger Award non se la prenda...)<br />Ad ogni modo ho deciso di nominare anch'io i blog che mi piacciono di più e con i quali mi sento maggiormente in sintonia prendendomi però la libertà di fregarmene altamente delle regole...;)<br />Quindi entro nel personaggio, mi schiarisco la voce eee...<br />The winners are:<br /><br />1) <span style="color:#ff0000;"><strong>Anna</strong></span> (<a href="http://miskappa.blogspot.com/">http://miskappa.blogspot.com/</a>) che nomino un po' per ricambiare la nomination :)) un po' perchè è stata il primo blog in cui sono arrivata quasi casualmente e che mi ha colpita per l'energia che ha e perchè dice la propria mettendoci tutta sè stessa. Inoltre la nomino anche perchè sono la sua "piccola"banana.<br />2) <span style="color:#ff0000;"><strong>Marina</strong></span> (<a href="http://ineziessenziali.blogspot.com/">http://ineziessenziali.blogspot.com/</a>) perchè ha questo modo di scrivere che cattura e che mi affascina perchè a) scopro spesso qualcosa che non so...e questo fa sempre bene b)perchè mi piace il suo modo di parlare, di dire cose difficili con estrema sempicità.<br />3) <strong><span style="color:#ff0000;">Cristina</span></strong> (<a href="http://tenetebotta.blogspot.com/">http://tenetebotta.blogspot.com/</a>) perchè il suo blog è un posto accogliente in cui mi sento al caldo, protetta dalla sua dolcezza che emerge in continuazione.<br />La nomino anche perchè mi ha promesso tante coccole e io sono qui con la valigia pronta.<br />4) <span style="color:#ff0000;"><strong>Baluginando</strong></span> (<a href="http://baluginando.blogspot.com/">http://baluginando.blogspot.com/</a>) una cara amica appena conosciuta. Questa può sembrare un po' una contraddizione ma in realtà il suo modo di scrivere e le emozioni che mi trasmette sono per me come uno specchio. Mi piace entrare nelle sue storie, nelle sue favole e rimanere a bocca aperta.<br />5) <strong><span style="color:#ff0000;">Rockpoeta</span></strong> (<a href="http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/">http://agoradelrockpoeta.blogspot.com/</a>) In queste nomination tutte al femminile un posto però è dedicato a lui il mitico Rockpoeta un uomo con le palle, uno che sa scrivere e dice la sua con decisione rimanendo aperto anche al pensiero degli altri.<br /><br />Ora chiudo anche perchè devo andare a l cinema e sono leggermente in ritardo.Bananahttp://www.blogger.com/profile/09264953678817405664noreply@blogger.com13